Sassano (Sa) 18/02/2012 - Una serata semplicemente da incorniciare quella che è stata denominata:”Eternamente nerazzurri” e vissuta a Sassano assieme a Gianfelice Facchetti giunto nella cittadina per la presentazione del libro “Se no che gente saremmo” agli interisti del luogo.
Tre ore, ma la noia non ha sfiorato neanche per un attimo i tanti sportivi presenti ieri sera presso il palazzo Interspar ospiti dell’IC “Giacinto Facchetti” di Sassano. Una serata-evento da incorniciare, che ha unito gli sportivi di ogni fede. Gianfelice ha provocato un bagno di emozioni che ha fatto vibrare le corde anche di uno che sportivo non è come il parroco don Otello Russo, o quelle di due juventini D.O.C., come il presidente dell’Assoimprenditori del Vallo di Diano, Valentino Di Brizzi, e il sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, seduti uno accanto all’altro.
Una serata da incorniciare grazie alla presenza di Adriana De Leva e Lina D’Andrea, due anime interiste della prima ora, ma soprattutto grazie al presidente Demetrio De Luca ed a tutti i soci del club locale. Una serata da incorniciare per la presenza di rappresentanti degli IC di: Montella; Eboli; Cilento. Una serata da incorniciare per la presenza di testate giornalistiche quali: Corriere dello Sport; Onda News; UnoTV; 105TV; Tele Cervati; Mediterraneo oggi; Il quotidiano di Salerno; Roma; TV Oggi. Giornalisti come Gerardo Lobosco, Cono D’Elia, Franco Vita, Pierino Cusati, Michele D’Alessio.
Una serata da incorniciare per il messaggio che è stato lanciato al mondo del calcio: “Gli Inter club sono per lo sport, lo sport inteso come passione, sentimento, sana competizione. Lo sport che deve unire e che non deve dividere”.
“Noi siamo l’Inter - ha detto Gianfelice - e abbiamo l’obbligo di trasmettere l’amore per lo sport, salvaguardando i giovani e tutti gli sportivi da rischi e pericoli. Papà - ha concluso - aveva i suoi migliori amici che si chiamavano Rivera, Lodetti, Riva, Zoff, Moro, che giocavano in squadre diverse dall’Inter ed amava dire che essere nerazzurri è un traguardo, un sogno di eccellenza. Vi chiedo di urlare Forza Inter con passione, ma senza rabbia”.
Una serata da incorniciare che sarà ricordata da tutti i presenti che nel raccontarla ad amici, parenti, figli e nipoti potranno dire con orgoglio: “io c’ero”.
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